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POLIS-EYE, smart city platform per la gestione dei flussi turistici
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On line
16/12/2021  Orario 11.00

Con ilprogetto Polys-Eye, un mix di tecnologied’avanguardia per un turismo più sostenibile


Al via il prototipo della primapiattaforma web nata perla gestione e l’ottimizzazione dei flussi turisticidell’Emilia-Romagna. È uno dei risultati del progetto di ricerca industriale ‘Polis-Eye’ , finanziato dalla Regione e dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e coordinato dal Laboratorio GeoSmart Lab di Sis.TerSrl, in collaborazione con partner di ricerca, quali il Laboratorio ENEA CROSS TEC di Bologna, le Università di Bologna, Ferrara e Modenaed enti edimprese del territorio.

'Con questo progetto abbiamo sviluppato la prima ‘piattaforma di supporto alle decisioni’ dedicata al mondo del turismo. In questo modo, gli amministratori locali e gli operatori del settore potranno gestire al meglio e, soprattutto, garantire la qualità e la sostenibilità di tutte le attività legate ai settori enogastronomico, escursionistico e culturale dell’Emilia-Romagna. Si tratta, insomma, di un progetto ad alto contenuto tecnologico che vede l’impiego di tecnologie di Machine Learning e di intelligenza artificiale (AI), combinate all’utilizzo di Big Data e di modelli previsionali. Tutto questo contribuirà a portare innovazione nei servizi turistici e, più in generale, a sostenere lo sviluppo di città e territori sempre più smart', spiega Arianna Brutti di ENEA.

In concreto, questo strumento hi-tech permetterà agli amministratori locali dimigliorare la strategia amministrativa e la pianificazione del territorio ed agli operatori e, in prospettiva, ai turisti stessi di organizzare al meglio le attività giornaliere, ad esempio, attraverso la segnalazionedi afflussi straordinari, mentre, grazie all’identificazionedei puntipiù critici per l’afflusso di persone o, ad esempio, alla rimodulazione di eventi si potrà agire per evitare sovraffollamenti.

Per lo sviluppo e l’applicazione della piattaforma, il progetto Polys-Eye ha preso in esame tre casi studio, ossia il parco divertimenti a tema gastronomico ‘FICO EatalyWorld’, Bologna Musei e il Borgo di Dozza.
'Attraverso la collaborazione e la partecipazione tra i diversi partner attivi sul progetto Polis-Eye, come l’Aeroporto Marconi di Bologna o la società Lepida,e la raccolta di dati da fonti estremamente diverse, come i dati telefonici, è stato possibile elaborare e creare modelli previsionali utili al settore. I decisori della amministrazione locale, glioperatori turistici e le realtà commerciali di questo settore potranno usufruire di una piattaforma integrata utile alla gestione delle risorse necessarie per le loro attività. In altre parole combinando informazioni raccolte da diverse organizzazioni e per diversi scopi si crea nuova informazione utile al miglioramneto delle attività in ambito turistico', sottolinea Piero De Sabbata del laboratorio regionale CROSS-TEC di ENEA.

Istituzione Bologna Musei è stata scelta come case study del progetto perché ha offerto una importante tipologia di dati, quella relativa al turismo culturale. Attraverso la partecipazione di Bologna Musei è stato possibile analizzare il flusso di persone che annualmente visita musei, gallerie, ville, biblioteche del territorio bolognese. La raccolta, l’analisi e l’elaborazione di questa tipologia di dati è avvenuta in correlazione, ad esempio, con dati relativi agli arrivi in aeroporto ed alle presenze registrate dai dati telefonici.Il risultato costituisce un supporto per la presa di decisioni in relazione alle azionida mettere in campo dal punto di vista organizzativo e logistico in previsione dei maggiori e minori afflussi ed in relazione alle politiche di incoming dalle aree di provenienza.

Il Borgo Medievale di Dozza, invece, è uno dei cento 'Borghi più belli d’Italia' situato a Sud di Bologna, a 6 km da Imola, sul crinale di una collina che sorge sulla valle del fiume Sellustra e scende verso la Via Emilia.Ogni anno, da maggio a settembre, questa località attira tantissimi turisti, specialmente dall’estero, che arrivano sia per vedere la mostra permanente del muro dipinto sia per partecipare ad alcune delle manifestazioni più rappresentative e caratteristiche del luogo, come la festa del vino e la nuova biennale del muro dipinto. E’ un turismo culturale, quello dei borghi, in fortissima crescita in questi anni, tuttavia Dozza, come tanti borghi italiani, non dispone di strumenti per monitorarlo e gestirlo.Attraverso una rete di sensori appositamente installata, grazie ad una convenzione tra amministrazione comunale ed ENEAed alla collaborazione con Imola Faenza Tourist Company che elaborerà i dati raccolti da Polis-eye, il Borgo di Dozza si dota di uno strumento intelligente, in grado di supportare e gestire al meglio l’organizzazione delle manifestazioni, di avere dati più precisi rispetto ai flussi di turisti che accedono al territorio, contribuendo a migliorare progressivamente l’esperienza dell’utente con il doppio intento di fidelizzarlo e di razionalizzare la gestione delle risorse impiegate.
Polis-eye scommette sulla interoperabilità tra i soggetti che raccolgono dati per creare nuove informazione e nuovi servizi ‘data driven’ sinora impensabili. A questo scopo, ispirandosi anche alle specifiche sulla raccolta di dati realizzate in occasione della EXPO 2015, note come E015, Polis-eyepropone dei modelli standard di rappresentazione e raccolta dati, disponibili pubblicamente edinseritinelle specifiche Urban Dataset (la specifica che ENEA per le smart city); una apposita piattaforma (Smart City Platform di ENEA) consente a nuove sorgenti ed a nuovi servizi di interfacciarsi agevolmente tramite queste specifiche pubbliche ed estendere e far crescere il patrimonio informativo disponibile ai cittadini ed agli stakeholder del settore.

Ma non solo turismo per il progetto Polys-Eye. L’esperienza di lockdown per il contenimento del Covid-19 ha rappresentato per il progetto un’ulteriore opportunità di applicazione delle sue tecnologie di aggregazione dati nel contesto di vita quotidiana; ha permesso, infatti, di delineare i comportamenti dei cittadini emiliano-romagnoli in termini di mobilità durante i mesi di quarantena, evidenziando, tra l’altro, alcuni aspetti legati all’inquinamento ambientale. La piattaforma di Polys-Eye è stata integrata anche con il progetto ‘Covid Skunk’ dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria e il centro AIRI), che ha sviluppato un sistema di monitoraggio innovativo in grado di ridurre il rischio di contagio in ambienti pubblici, utilizzando dati provenienti da rete cellulare per evidenziare in tempo reale assembramenti di persone.
Polis-eye basa il suo output su una piattaforma che fa una restituzione su base cartografica regionale con la possibilità di vedere diversi tematismi e rappresentazioni grafiche ottenute incrociando i dati ed attivando i servizi di analisi, modellazione e previsione dei fenomeni.

Due numeri per dare l’idea della complessità e ricchezza delle informazioni raccolte: nelle aree analizzate tra 2019 e 2020 sono stati rilevati più di 16.000 eventi di varia natura e dimensione(dalla fiera internazionale della ceramica alla serata in biblioteca dedicata ai monti della Patagonia), svoltisi in oltre 4000 contenitori diversi.


Per maggiori informazioni:

Link sito di progetto: https://www.poliseye.it/
Link video di presentazione di POLIS_EYE: https://www.youtube.com/watch?v=Q9hcSYQ2Rd8&t=6s
Link video evento conclusivo: https://www.youtube.com/watch?v=JAXC7zmwLTk

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Scheda Progetto
Fonte news
TECNOPOLO ENEA BOLOGNA




 

 


 

 

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Il Laboratorio ha realizzato progetti finanziati dai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione
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